Antonio Bardino è nato ad Alghero, terminati gli studi all’Accademia di Belle Arti, si specializza in mosaico e si dedica alla sperimentazione di nuove tecnologie grafiche.
È nella pittura che si concentra da sempre la sua ricerca, dapprima indagando interni urbani, asettici svuotati della presenza umana, successivamente, sull’intervento umano nella natura e nel paesaggio.
Lo studio sul paesaggio e la relazione con la contemporaneità, lo porta a rappresentare i momenti in cui la natura si riappropria degli spazi sottratti dall’uomo. Una natura colta, da una parte nel suo aspetto transitorio e laterale, dall’altra un un aspetto più “domestico”.
Controllo e libero fluire delle cose, aspetti che caratterizzano la nostra esistenza, sono riferimenti centrali che si ritrovano nell’approccio con la sua pittura.
Un ragionamento pittorico seriale, che tratta lo stesso tema, da punti di vista diversi, con registri pittorici diversi. Nei lavori delle serie “Notturni” la figurazione sembra erodersi e la materia pittorica assume la principale rilevanza rispetto al dato reale. La rielaborazione pittorica è un’alternanza tra deriva e controllo. Nei momenti in cui i pensieri sembrano fluire liberi, la memoria prende il primato sul dato reale e la pittura si riprende i suoi spazi.