Consuelo Mura nasce a Roma, dove vive e lavora.
La sua ricerca si concentra sul corpo femminile. Se nelle opere degli esordi il tema della femminilità era strettamente connesso al tema dell’eros e della seduzione, che si esprimeva nei particolari di corpi senza volto, per segnare l’assenza dello sguardo e porsi iconicamente nel luogo insondabile del desiderio, nella produzione più recente l’artista mette a confronto la geisha con le ragazze di oggi, riflettendo sul processo di emancipazione della figura femminile. Nella serie Bow to Nature, la forza femminile diventa lo strumento attraverso cui si attua il principio di un rinnovamento della visione dell’uomo verso la natura, il passaggio ad un “ecologismo” che guarda il pianeta con amore cura e rispetto. La geisha allora appare accanto ad un elemento vegetale o animale, simbolo e insieme scudo delle fragilità del mondo, portatrice di armonia e bellezza. Nell’ultima serie dedicata alla traduzione pittorica della scultura, i soggetti diventano le statue raffiguranti i miti narrati da Ovidio e Apuleio per dare voce al silenzioso ma necessario bisogno di resistere. Sulle tele incarna il desiderio, la curiosità e la forza di donne che attendono il momento opportuno per raccontare le proprie storie, come quella di Apollo e Dafne.